Rapporto Valech

Il Rapporto Valech (ufficialmente il Rapporto della Commissione Nazionale sugli incarceramenti politici e le torture) è un resoconto degli abusi commessi in Cile tra il 1973 e il 1990 dagli agenti del regime militare di Augusto Pinochet. Il rapporto è stato pubblicato il 29 novembre 2004 e mostra i risultati di un'indagine durata sei mesi. Una versione rivista è stata rilasciata il 1 giugno 2005. La commissione è stata riaperta nel febbraio 2010 per diciotto mesi, aggiungendo altri casi.[1]

La commissione ha scoperto che 38 254 persone erano state imprigionate per motivi politici e che la maggior parte era stata torturata. Ha anche scoperto che trenta persone "sono scomparse" o sono state giustiziate, in aggiunta a quelle già registrate dal precedente Rapporto Rettig.

La testimonianza è stata classificata e rimarrà segreta per i prossimi cinquant'anni, fino al 2054. Pertanto, i documenti non possono essere utilizzati nei processi relativi alle violazioni dei diritti umani, al contrario degli "Archivi del terrore" in Paraguay e di quelli riguardanti l'Operazione Condor. Alle associazioni di ex prigionieri politici è stato negato l'accesso alla testimonianza.

  1. ^ Reabren Comisión Valech « Radio Universidad de Chile – Diario Electrónico, su radio.uchile.cl. URL consultato il 19 agosto 2011.

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